Il ricordo dell’Ascensione e il monito di mio nonno, un rito tra sacro e profano oggi perso


fuocoLa preparazione per il giorno dell’Ascensione iniziava diversi giorni prima. Nonno e zio Torquato, insieme agli altri anziani del rione, cominciavano ad accumulare i rami secchi e quelli da poco potati “aglio fossato”, proprio al centro della strada dove ora si trovano le abitazioni. Prima ancora, ma ho un vago ricordo, si ammucchiavano al centro di via Monte Bove quando non era asfaltata. Nonno, come al suo solito, almeno due o tre giorni prima iniziava a ricordarci l’appuntamento. Se andavamo a Roma mi ricordo che contavamo i minuti perché eravamo in ansia di tornare a Sante Marie per sederci intorno al grande falò. La sera, subito dopo cena, insieme a mia sorella, a Giulia e Matteo e agli altri bambini con le biciclette arrivavamo davanti al fuoco e ci mettevamo seduti chi su un blocchetto, chi su un pezzo di legno e chi su una pietra. C’era un misto di sacro e profano nell’aria. Una tradizione centenaria che sembrava un vero e proprio rito. Il fuoco era al centro, imponente, e ci scaldava se la serata era fredda. Noi eravamo tutti intorno, grandi e piccoli, e osservavamo in silenzio il rituale da seguire. In pochi sapevano che stavamo celebrando l’Ascensione, o l’Ascenza come dicevano gli anziani, cioè l’ultimo episodio della vita terrena di Gesù. Per tutti era solo una sera di festa. A recitare il rosario erano a turno le donne più anziane. Ricordo in particolare Melia, Anna e zia Uliana. Tutti seguivamo con attenzione il rosario anche se poi qualcuno si distraeva sempre per vedere gli altri fuochi accesi. In quella serata, infatti, Sante Marie era tutta illuminata dai fuochi dell’Ascenza che venivano accesi nei vari rioni. C’era un forte odore di resina e di erba bruciata. Appena terminato il rosario ci si salutava e si tornava a casa a commentare i falò degli altri che avevamo visto da lontano. I commenti poi si ripetevano anche a scuola il giorno dopo con gli amici. Era una bella tradizione, tramandata da padre in figlio, che oggi si è quasi del tutto persa. Nonno ci ricordava sempre che quando lui non ci sarebbe più stato noi avremmo dovuto pensare a tutto. Compreso a tramandare le tradizioni. Noi, però, non ne siamo stati in grado. Invece di racchiuderci dietro un ricordo virtuale sarebbe stato meglio scendere di nuovo in strada e riaccendere tutti insieme quel fuoco proprio come avevamo fatto i nostri nonni decine e decine di anni fa quando i loro padri gli passarono il testimone. Ma noi forse non siamo più in grado di credere in dei valori così puri e sani.

Lotus, avocado e carbone. Le maschere di Sephora che ti fanno sentire più bella, una per ogni occasione

C’è quella per il viso energizzante, quella tonificante e quella levigante. E poi ce n’è una per la bocca, una per le mani e una addirittura per i piedi. Le maschere di Sephora sono tantissime, profumate e dalle mille proprietà. Entrando in uno store della catena di cosmesi si notano subito per le loro simpatiche confezioni dai colori sgargianti. Il prezzo anche – che può variare dai 2euro e 50 ai 3 euro e 90 – è molto allettante e per questo è facile arrivare alla cassa con più di una.

 

Nel tempo, e soprattutto grazie alle mille promozioni riservate alle clienti Sephora, le ho provate quasi tutte e devo dire che il risultato è soddisfacente. La mia preferita è la “Pearl face mask” (3.90 euro) una maschera arricchita con le perle bianche d’origine naturale. E’ una maschera in tessuto che si stende sul viso per 15 minuti e lascia la pelle lisca e idratata. La uso spesso, soprattutto in inverno, quando la pelle è secca e provata dal vento e dal freddo. Dopo averla applicata per il tempo stabilito la tolgo e massaggio il viso facendo assorbire tutto il liquido rilasciato. Ho notato nel tempo che rende il viso luminoso e così quando ho un pò di tempo libero – poco e raro – ne approfitto. Simpatica è anche la maschera per le mani “Avocado hand mask” (3.90 euro). Due grandi guanti con un unguento a base di avocado che permettono alle mani di idratarsi facilmente riparando anche qualche piccola escoriazione o qualche screpolatura. Anche qui il tempo richiesto è poco, 15 minuti, ma si deve stare immobili e per questo la faccio più raramente. Di recente ho scoperto un’altra simpatica trovata di Sephora “Patch nez charbon” (2.50 euro). Un cerottino a base di carbone che si applica sul naso per rimuovere i punti neri. Quando l’ho vista sugli scaffali dello store ho subito affermato con convinzione che io non avevo punti neri. Poi però controllando bene davanti allo specchio mi sono dovuta ricredere. La piccola mascherina in 15 minuti agisce in profondità e rimuove tutti quei fastidiosi puntini. Insomma delle vere trovate che non possono mancare nel beauty case di tutte le donne soprattutto perchè, anche se non fanno miracoli, ci fanno rilassare un pò!

Quando una maglietta bianca e le Track sole possono bastare…

Guardando le vetrine e i piedi delle teen agers potremmo pensare: ma cosa sono quelle scarpe? In realtà le Track sole sono il must have dell’estate 2015. Ho avuto molti dubbi se comprarle o meno, alla fine ho ceduto e ne ho prese un paio economiche per evitare così di pentirmi se non le avrei messe. In realtà devo dire che fino a ora mi sono trovata abbastanza bene. Non serve una grande fantasia per abbinarle. Bastano un paio di jeans, rigorosamente skinny (Zara) come del resto tutti quelli di questa stagione, una maglia bianca (H&M) e il gioco è fatto. Le ho indossate subito dopo averle comprate…sono leggere e anche piuttosto alte. Facili da abbinare, anche perchè le ho prese beige Jpege bianche, e simpatiche. Vista la temperatura rigida di questi giorni mi sono coperta con un maxi pull a trecce (Berska) e ho ingentilito tutto con una collana oro (Fendi) e delle perle. Un look che potrebbe sembrare poco femminile, soprattutto per i miei gusti,  ma che alla fine mi ha convinto. Non so quanto mi sentirò giovane e continuerò a usarle, anzi forse le metterò davvero poco anche perchè l’estate preferisco le scarpe aperte. Però devo dire che le Track sole hanno rotto gli schemi spesso troppo rigorosi del mio armadio e portato una ventata di allegria…che in fondo poi fa rima a perfezione con estate! :-)

E ora è tutto nel blu dipinto di blu, ma rigorosamente elettrico

Blu, nero, grigio o al massimo jeans. I colori del mio armadio erano piatti, senza troppi sprazzi di colore. Pantaloni o leggings rigorosamente scuri e maglie e camicie chiare o al massimo variopinte. Da qualche mese, però, qualcosa o meglio qualcuno è arrivato a ravvivarlo: il blu elettrico. Arrivato in sordina nella stagione passata e ormai un must per ogni capo di abbigliamento. Per me che prima di osare ci penso non una ma cento volte, è stato difficile decidere di acquistare qualcosa di blu. Poi ho deciso: parto da una borsa. Il primo acquisto blu elettrico è stata una bag, non Furla blu elettricomolto grande, acquistata allo store outlet di Furla. Un colore insolito per i miei outfit che però sono riuscita ad abbinare bene. Poi sono passata agli smalti, splendenti e luminosi. E così è iniziata la mia dipendenza da questo colore e dalle sue mille sfumature con delle maglie di Zara e gli immancabili accessori. Ma si abbinerà con gli outfit estivi? Sfogliando le riviste di moda ho notato che, seppur in piccole dosi, viene proposto. Una maglia, una pochette, un orecchino…Vorrà dire che mi adatterò, centellinerò le macchie di colore blu nelle calde giornate di luglio e agosto, ma non ci rinuncerò!!! :-)

Due bag di Coccinelle in una! Il giorno per il lavoro e la sera per uscire

Andare al lavoro la mattina per me vuol dire portarmi dietro almeno due chili di cose e questo non sempre si sposa bene con look e comodità. Per questo sono sempre alla ricerca di borse capienti in grado di contenere tablet, agenda, rubrica, blocco notes, telefono e poi ancora specchietto, borsello, fazzolettini ecc.ecc. Ogni mattina lotto per cercare una borsa adatta al look e al tempo stesso capiente. Un’impresa ardua che cerco di risolvere sempre con una shopper molto grande. Qualche tempo fa, curiosando sul web, ho trovato sul più grande outlet online Foto CoccinellePrivalia.com uno dei miei brand preferiti: Coccinelle. Nonostante avessi letto l’annuncio della vendita 24 ore prima e fossi già pronta per acquistare qualcosa una volta davanti al pc gran parte degli accessori erano terminati e molte borse già se l’erano accaparrate. La mia delusione era altissima, però l’occasione era troppo ghiotta e non me la potevo far sfuggire. Coccinelle 2Così mi sono concentrata su quelle borse che al negozio hanno prezzi proibitivi e che su Privalia erano anche al 50 per cento. Subito ho conquistato una bellissima borsa di Saffiano nera dalla linea molto squadrata e lineare, con rifiniture e borchie oro, e degli eleganti e pratici manici. Il prezzo era modico così subito l’ho presa. Ero molto soddisfatta dell’acquisto e quando mi è arrivato il pacco ancora di più. La borsa, infatti, oltre a essere grande e molto Coccinelle 3capiente aveva dentro un pratico porta computer nero, bordato di Saffiano, delle grandi tasche per mettere penne e documenti e una bellissima tracolla. Non potevo crederci! Una borsa che rispondeva a tutte le mie esigenze e per di più a un prezzo super conveniente. Quando la mattina mi preparo per andare al lavoro e decido di indossare questa borsa non ho alcun problema per sistemare tutto quello che mi porto dietro: tablet, agenda, rubrica e chi ne ha più ne metta. E se nel pomeriggio devono uscire non ho necessità di cambiare borsa, basta sfilare il porta pc, inserire la tracolla e il gioco è fatto! Good…:-)

Un maxi pull di lana per essere alla moda…e riscaldarsi un pò!

IMG_9409Non ho mai amato maglioni pesanti, maglie a collo alto e quant’altro. Ma devo dire che quest’anno mi sono dovuta ricredere. Il freddo penetrante, e un pó la moda, mi hanno fatto tornare sui miei passi e mi hanno spinto a inserire nel mio armadio qualche caldo pullover che sembra un pó strappato al guardaroba adolescenziale di mia madre. I primi acquisti – ovviamente low cost – li ho fatti da H&M portandomi a casa un maxi pull grigio molto semplice ma carino. I dubbi su come indossarlo sono presto svaniti. Ho scelto infatti gli immancabili leggins, una camicia di jeans e i miei inseparabili stivaletti di Aldo! ‎Ma non è finita…per rendere più cool il look ci ho abbinato una collana un pó retrò con tante pietre nere e grigie. Visto poi che la cosa funzionava ho continuato su questa scia dicendo un pó addio alle magliettine di cotone e alle camicie delle stagioni precedenti. Durante un viaggio a Bruxelles non potevo non fare tappa da Primark. Quando sono in giro devo sempre comprare qualche accessorio o qualche vestito diciamo un pó…diverso! Dopo un’ estenuante fila e oltre 40 minuti di attesa sono finalmente entrata nel mega store dove centinaia di persone corrono su e giù alla ricerca di capi ultra low cost ma molto di tendenza. IMG_9421Io ovviamente ero impazzita. Mi sono subito impossessata della borsa carrello e l’ho iniziata a riempire. Tra le varie cose che ho acquistato spicca sicuramente un cardigan di pelliccia. Una maglia caldissima tra una diva sexy e una moderna Crudelia De mon. Mi è piaciuta troppo e nonostante i problemi con la capienza della valigia non c’ho potuto rinunciare. Ora vi starete chiedendo ma come indossarlo? Semplice, con un paio di jeans o dei leggings e una t-shirt bianca o nera (io ho scelto maglia di H&M basic e jeans Zara) per andare al lavoro o per una cena tra amiche. Se poi fa freddo o se avete un evento di gala perchè non osare…gonna a tubo, body nero e tacchi alti! Così sembrerete sicuramente meno donna orsacchiotto e più femme fatale!

Brr è arrivato il freddo…meglio coprirsi. Consigli low cost per l’inverno

Quest’anno l’inverno sembrava non volesse arrivare. A ottobre eravamo ancora a maniche corte e in pochi credevano che le temperature sarebbero scese vertiginosamente. E invece con l’avvicinarsi del Natale il termometro è calato a picco e allora che fare? Meglio correre subito ai ripari! Diciamo che io, per non essere colta alla sprovvista, mi ero già preparata e a fine settembre avevo acquistato questo simpatico bomber di pelliccia ecologica da Zara. Ma non mi aspettavo certo di doverlo tenere nell’armadio per due mesi! Quando l’ho preso ero fortemente indecisa su come e quando indossarlo. Invece poi, sfogliando le riviste e vedendo i look nei negozi, mi sono resa conto che praticamente andava su tutto. Eccomi quindi pronta per una fredda serata invernale. Alla pelliccia Pelliccia e cappello per il  Natale, EleB (2)ho abbinato un paio di jeans e un maglione a collo alto (total Zara). Nel mio armadio ci saranno almeno una decine di queste maglie, di tutti i colori. Le uso sempre, sia con i jeans, sia con le gonne. E poi nonostante il prezzo veramente low cost sono indistruttibili. Ai piedi, in contrasto con la femminilità della giacca, ho indossato delle scarpe alla Duilio, molto maschili, con dei calzini in pizzo (Calzedonia). Per concludere il look e uscire al freddo e al gelo un bel cappello di feltro (piazza Italia) che vi assicuro oltre all’aspetto scenografico è anche molto caldo. Guardando le foto e leggendo l’articolo vi sarete chiesti: “ma vestita così dove vai?”. Non vi aspettate galà, o appuntamenti particolari, sono andata semplicemente a cena nel ristorante Ettore a Tagliacozzo (Aq), degli amici Gianluca e Omar, che per le festività trasforma il suo locale in una vera e propria casa di Babbo Natale. E’ per questo io mi sono adeguata all’atmosfera!!!

Ps. dimenticavo: il bauletto che ho nella foto è di Coccinelle!!! <3

Qualche cosmetico e poche mosse per non sembrare uno zombie

Premetto subito che i cosmetici sono una mia passione, ma non so truccarmi. Ignoro totalmente le regole per fare uno sguardo più lucente o degli zigomi più illuminati. Mi sono ripromessa da tempo di fare un piccolo corso di trucco almeno per imparare l’abc e non essere ripresa sempre da mia sorella che ogni volta sfodera trucchi stranissimi che hanno degli effetti sensazionali. Ma veniamo a noi. Prima di uscire per andare al lavoro, per una passeggiata o anche per una cena cerco di darmi una sistemata per non sembrare uno zombie, visto anche il mio incarnato pallidino. Come prima cosa metto della crema per il viso idratante e un siero pelle perfetta Skin Trucchi Chanel, Dior, Clarinsperfection dell’Oréal Paris. Non uso fondotinta perchè non amo l’effetto maschera quindi applico semplicemente una crema de soins tentèe dèsaltèrante della Clarins, che lascia il viso luminoso e non copre molto. Terminata la fase viso passo agli occhi. L’unica cosa che ho imparato negli anni, ovviamente da autodidatta, è l’applicazione della matita. Non pensate che passi ore a perfezionare il tratto, assolutamente no. Stendo a tutta velocità la matita (l’Oréal sempre nera) sulla parte superiore dell’occhio e poi do due tre pennellate di ombretto (Iridescent Dior) generalmente o marrone chiaro o beige. Poi a seconda del tempo che ho a disposizione concludo l’opera di restauro con una passata di eyeliner (Pupa) e concludo con una passata di rimmel nero (Chanel). Da qualche tempo ho scoperto che anche le sopracciglia vanno curate così applico una cera fissante che elimina l’effetto appena svegliata. Tutti questi procedimenti vengono svolti in tempi super rapidi, spesso mentre parlo al telefono o controllo l’orologio. Il risultato non è dei migliori, ma vista la base e le basi non mi lamento. :-)

Non tutto quel che brucia si consuma

Questo è il blog più fashion di tutta la rete. Quello che leggerai qui non l’avrai mai visto da nessuna altra parte al mondo.
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